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31 gennaio 2021 - Mibilizi Rwanda

Benedizione della Cappella e della Casa

Il vescovo Mons. Céléstin, con altri quattro sacerdoti, va nella Comunità di Mibilizi per celebrare la prima S. Messa nella Cappella della nuova casa e renderla sacramentale. Dopo la S. Messa benedice gli ambienti della nuova casa dove le Sorelle abitano da pochi giorni e stanno iniziando una nuova esperienza apostolica nella Diocesi di Cyangugu. Sono presenti solo le Sorelle della piccola comunità, per le misure restrittive del Covid19, nessun altro e neppure nessuna Sorella dalle altre tre Comunità del Rwanda hanno potuto partecipare. Si aspettano tempi migliori per manifestare a tutti, con un momento di fraternità, la gioia di questo nuovo inizio. Auguri vivissimi a suor M. Beatrice e a tutte le Sorelle delle Comunità!

Semi di Parola

XVII Domenica del tempo Ordinario (Gv 6,1-15)
La domanda che Gesù rivolge a Filippo sul dove si potrà trovare pane per tutti è domanda rivolta a ognuno di noi quando davanti alla sproporzione delle cose che ci accadono ci sentiamo interpellati: “E adesso dove troverai tutte le forze per affrontare questo?”. C’è sempre la presa di coscienza di una grande sproporzione che c’è tra le nostre forze e ciò che ci tocca vivere. Se ci pensiamo davvero, sperimentiamo lo stesso spaesamento che avrà provato il povero Filippo. Solo un miracolo può salvarci. E il miracolo accade. “Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: ‘C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?’”. Bisogna avere almeno l’umiltà di sapere quel poco che si ha. Se sappiamo fare solo l’elenco di ciò che ci manca rimaniamo schiacciati dal solo pensiero delle cose. Gesù moltiplica quei cinque pani e due pesci, ma moltiplica non crea. Moltiplicare cinque è cosa diversa dal moltiplicare zero. Nessuno di noi ha zero. Ha qualcosa, che non sarà certamente abbastanza. Lo metta però con fiducia davanti al Signore ed Egli farà il resto. L’errore è il pensare che il poco che noi abbiamo non conti nulla. In realtà non conta nulla quando rimane da solo, ma quando è consegnato a Lui non solo basta ma avanza. Non è magia, ma è il miracolo del possibile offerto con fiducia. Dovremmo diventare esperti nel fare questo tipo di miracoli, cioè nel fare ciò che ci è possibile fare senza pretendere da noi stessi l’impossibile. Quest’ultimo lasciamolo a Lui.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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