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31 gennaio 2021 - Mibilizi Rwanda

Benedizione della Cappella e della Casa

Il vescovo Mons. Céléstin, con altri quattro sacerdoti, va nella Comunità di Mibilizi per celebrare la prima S. Messa nella Cappella della nuova casa e renderla sacramentale. Dopo la S. Messa benedice gli ambienti della nuova casa dove le Sorelle abitano da pochi giorni e stanno iniziando una nuova esperienza apostolica nella Diocesi di Cyangugu. Sono presenti solo le Sorelle della piccola comunità, per le misure restrittive del Covid19, nessun altro e neppure nessuna Sorella dalle altre tre Comunità del Rwanda hanno potuto partecipare. Si aspettano tempi migliori per manifestare a tutti, con un momento di fraternità, la gioia di questo nuovo inizio. Auguri vivissimi a suor M. Beatrice e a tutte le Sorelle delle Comunità!

Semi di Parola

XXVII Domenica del Tempo Ordinario (Mc 10,2-16)
“Gli presentavano dei bambini perché li toccasse; ma i discepoli sgridavano coloro che glieli presentavano”. I discepoli vorrebbero relegare Gesù solo nelle faccende che essi reputano serie. Invece la misericordia è innanzitutto un gratuito e disinteressato gesto di tenerezza di Dio nei nostri confronti. E se a volte diventa guarigione, liberazione e perdono, questo non deve ingannarci nel farci pensare che quell’amore è sempre un amore con un motivo pratico. Noi siamo amati per noi stessi, e lo siamo in maniera gratuita e senza secondi fini, fossero anche fini buoni. “Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto»”. Ricevere il regno di Dio come i bambini significa lasciarsi evangelizzare da questa gratuità di amore con cui siamo amati da Gesù. È mettersi nell’atteggiamento non di chi deve dimostrare qualcosa o meritarselo, ma da chi si lascia voler bene senza opporre resistenza. “E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro”: lasciarsi prendere in braccio da Lui è questo il segreto per accogliere nel migliore dei modi il regno di Dio. Da quella nuova prospettiva tutta la nostra vita cambia, si rinnova, ci libera davvero. La vita in braccio a Gesù è l’unica vita che sa di qualcosa. Forse dovremmo solo domandarci come lasciaglielo fare, dovremmo domandarci come non opporre resistenza a questo.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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