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1 Giugno - Oria

Omaggio floreale a P. Annibale

Anche quest’anno, martedì 1 Giugno, i bambini della nostra scuola e dell’asilo nido hanno ricordato l’opera di Sant’Annibale Maria Di Francia, partecipando ad un corteo che dalle sezioni ci ha condotto presso il quadro addobbato per l’occasione da Sr. Dolores e Sr. Sherly, raffigurante l’immagine del fondatore che è stata disposta sul prato antistante la nostra struttura. La vocazione e la missione delle Figlie del Divino Zelo e dei Padri Rogazionisti nasce dall’esperienza umana, spirituale del Santo che, sotto la guida dello Spirito Santo, ha vissuto tra i piccoli e i poveri del quartiere Avignone in Messina. Il nostro Padre Fondatore, da giovane, cercava continuamente la presenza di persone capaci di costruire un mondo migliore, che si potessero avvicinare ai bisogni dei più deboli, dei bambini. Ora, come allora, continua la sua opera, nei nostri centri di accoglienza e nelle nostre scuole. I bambini hanno partecipato con fervore, preparando nei giorni precedenti cuori di cartoncino rosso su cui le insegnanti hanno scritto ciò che i piccoli chiedevano a Sant’Annibale. Tutti i bambini hanno offerto un fiore e la loro preghiera personale. Un momento suggestivo, che ci ricorda quanto ancora, a distanza di molti anni, sia attuale il carisma del nostro Fondatore. Sr. Dolores alla fine ha offerto caramelle a tutti i bambini. La coordinatrice educativo-didattica Daniela Franco

Semi di Parola

IV Domenica di Pasqua (Gv 10,11-18)
La liturgia della Quarta Domenica di Pasqua ci porta all’interno del discorso del buon pastore. La caratteristica peculiare del Buon Pastore è che egli dà la vita per le sue pecore, a differenza del mercenario che le utilizza per i propri scopi egoistici. Questo si comprende davanti al rischio e al pericolo: il pastore non teme di dare la propria vita perché nessuno dei suoi venga perduto, il mercenario invece fugge per salvarsi la vita. Il dono della vita da parte del buon pastore è la piena manifestazione di quell’amore che lo unisce alle sue pecorelle, frutto della conoscenza reciproca. Il verbo “conoscere” ha qui un’accezione molto forte: indica condivisione di vita e appartenenza reciproca: se tale rapporto sussiste tra il Figlio e il Padre, esso ora si estende alle pecore, che entrano in questa “conoscenza”, intesa come appartenenza esistenziale e amorosa. Come il Buon Pastore dona la vita per le sue pecore, così ogni pastore è chiamato a dare la propria vita per il gregge a lui affidato. Ecco perché in questa domenica si celebra anche la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Preghiamo il padrone della Messe perché mandi operai nella sua messe. Preghiamo affinché ogni uomo e donna viva la propria vita come un dono d’amore per gli altri e preghiamo affinché ogni giovane scopra e realizzi la propria vocazione, anche al ministero ordinato e alla vita consacrata.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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