Ultime Notizie

1 Giugno - Oria

Omaggio floreale a P. Annibale

Anche quest’anno, martedì 1 Giugno, i bambini della nostra scuola e dell’asilo nido hanno ricordato l’opera di Sant’Annibale Maria Di Francia, partecipando ad un corteo che dalle sezioni ci ha condotto presso il quadro addobbato per l’occasione da Sr. Dolores e Sr. Sherly, raffigurante l’immagine del fondatore che è stata disposta sul prato antistante la nostra struttura. La vocazione e la missione delle Figlie del Divino Zelo e dei Padri Rogazionisti nasce dall’esperienza umana, spirituale del Santo che, sotto la guida dello Spirito Santo, ha vissuto tra i piccoli e i poveri del quartiere Avignone in Messina. Il nostro Padre Fondatore, da giovane, cercava continuamente la presenza di persone capaci di costruire un mondo migliore, che si potessero avvicinare ai bisogni dei più deboli, dei bambini. Ora, come allora, continua la sua opera, nei nostri centri di accoglienza e nelle nostre scuole. I bambini hanno partecipato con fervore, preparando nei giorni precedenti cuori di cartoncino rosso su cui le insegnanti hanno scritto ciò che i piccoli chiedevano a Sant’Annibale. Tutti i bambini hanno offerto un fiore e la loro preghiera personale. Un momento suggestivo, che ci ricorda quanto ancora, a distanza di molti anni, sia attuale il carisma del nostro Fondatore. Sr. Dolores alla fine ha offerto caramelle a tutti i bambini. La coordinatrice educativo-didattica Daniela Franco

Semi di Parola

XXXIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C - Molti verranno nel mio nome dicendo: sono io (Lc 21,5-19).
La storia umana è piena di eventi violenti o catastrofici: anche oggi, finita l’illusione di aver ripudiato guerre e violenza, persino quegli stati che si presentavano come baluardi di democrazia e diritto, riaffermano sfacciatamente la possibilità della guerra, dell’aggressione verso i deboli, e fanno capire che il più forte comanda; anzi, è addirittura benedetto da Dio. Quando Gesù descrisse ciò che sarebbe accaduto, stava dicendo ai discepoli come comportarsi di fronte ad ogni potere che pretende di essere dio o di rappresentarlo in terra, come è accaduto con la cristianizzazione dell’impero e come accade fino ad oggi quando ci sono persone o gruppi che si presentano come salvatori: lo abbiamo visto con i regimi di destra e di sinistra del XX secolo, ma anche oggi torna la tentazione di voler dominare l’umanità, anche attraverso la tecnologia che controlla e indirizza le nostre vite e le nostre scelte. Gesù mette ancora in guardia nel non seguire le sirene di questi produttori di miracoli elargiti a patto di consegnare sé stessi al sistema, ma di resistere anche pagando di persona. Chi si impegna per i più deboli o per la difesa dei diritti umani, come anche chi, con domande e inchieste, disturba il manovratore, spesso è perseguitato e calunniato. Gesù, tuttavia, dice ai discepoli di essere perseveranti e di non temere come non ha temuto Lui di fronte ai poteri forti. Molti, a differenza sua, hanno preferito pensare a salvare sé stessi e ciò accade anche oggi se pensiamo all’indifferenza con cui spesso sentiamo notizie sull’uso della forza o le bugie che ci vengono raccontate, illudendoci di non essere colpiti. Ma se Gesù avesse preferito pensare al suo piccolo mondo di Nazaret che cosa sarebbe accaduto all’umanità? Pur essendo un emarginato nella società del tempo con il suo coraggio ha cambiato realmente la storia di tutti gli uomini e ha dato speranza. Non ha salvato la vita fisica, ma le ha dato un significato e ha riversato il bene sull’umanità che è vissuta dopo di Lui, anche grazie a quei discepoli che all’inizio sono fuggiti per salvare la loro vita fisica ma poi hanno compreso che non impegnarsi per rendere il mondo migliore significa non vivere realmente ma solo vivacchiare e aspettare la morte o, peggio, subirla per l’arroganza di chi non è stato fermato da chi poteva dire di no.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

libreria del santo