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29 Agosto - Marino

Festa della Madonna della Guardia

La festa della Madonna della Guardia viene solennizzata in tutte le Comunità della Provincia, pregando anche per la Madre Isabella M., Superiora della Provincia, che in questo giorno festeggia il suo compleanno. Diverse le manifestazioni di auguri e le espressioni augurali da parte delle Comunità e di diverse Consorelle della Provincia e da ogni nazione dell’Istituto. Nel pomeriggio nella sede della Provincia, il Consiglio della Provincia organizza la celebrazione della S. Messa presieduta dal Parroco, don P. Massari, l’omaggio floreale all’immagine della Madonna presente in giardino, e la cena all’aperto. Sono presenti la Madre generale, parte del Consiglio generale e delle consorelle della casa generalizia, i minori e un gruppo di consorelle della comunità.

Semi di Parola

XXXIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C - Molti verranno nel mio nome dicendo: sono io (Lc 21,5-19).
La storia umana è piena di eventi violenti o catastrofici: anche oggi, finita l’illusione di aver ripudiato guerre e violenza, persino quegli stati che si presentavano come baluardi di democrazia e diritto, riaffermano sfacciatamente la possibilità della guerra, dell’aggressione verso i deboli, e fanno capire che il più forte comanda; anzi, è addirittura benedetto da Dio. Quando Gesù descrisse ciò che sarebbe accaduto, stava dicendo ai discepoli come comportarsi di fronte ad ogni potere che pretende di essere dio o di rappresentarlo in terra, come è accaduto con la cristianizzazione dell’impero e come accade fino ad oggi quando ci sono persone o gruppi che si presentano come salvatori: lo abbiamo visto con i regimi di destra e di sinistra del XX secolo, ma anche oggi torna la tentazione di voler dominare l’umanità, anche attraverso la tecnologia che controlla e indirizza le nostre vite e le nostre scelte. Gesù mette ancora in guardia nel non seguire le sirene di questi produttori di miracoli elargiti a patto di consegnare sé stessi al sistema, ma di resistere anche pagando di persona. Chi si impegna per i più deboli o per la difesa dei diritti umani, come anche chi, con domande e inchieste, disturba il manovratore, spesso è perseguitato e calunniato. Gesù, tuttavia, dice ai discepoli di essere perseveranti e di non temere come non ha temuto Lui di fronte ai poteri forti. Molti, a differenza sua, hanno preferito pensare a salvare sé stessi e ciò accade anche oggi se pensiamo all’indifferenza con cui spesso sentiamo notizie sull’uso della forza o le bugie che ci vengono raccontate, illudendoci di non essere colpiti. Ma se Gesù avesse preferito pensare al suo piccolo mondo di Nazaret che cosa sarebbe accaduto all’umanità? Pur essendo un emarginato nella società del tempo con il suo coraggio ha cambiato realmente la storia di tutti gli uomini e ha dato speranza. Non ha salvato la vita fisica, ma le ha dato un significato e ha riversato il bene sull’umanità che è vissuta dopo di Lui, anche grazie a quei discepoli che all’inizio sono fuggiti per salvare la loro vita fisica ma poi hanno compreso che non impegnarsi per rendere il mondo migliore significa non vivere realmente ma solo vivacchiare e aspettare la morte o, peggio, subirla per l’arroganza di chi non è stato fermato da chi poteva dire di no.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

libreria del santo