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13 Novembre - Roma

Scuola Annibale Maria Di Francia – Circonv. Appia 146

FESTIVAL DELLA CREATIVITÀ VINCE HELPING RWANDA Una mattinata di movimento creativo e ricreativo oltre che di conoscenze e di condivisione umana. Sabato, 13 novembre dalle ore 9,30 alle ore 13:00. La nostra scuola Annibale M. Di Francia, ha organizzato l’OPEN DAY ai visitatori per conoscere e sperimentare le attività didattiche attraverso vari laboratori. -L’uomo della pietra, incisioni rupestri, raccolta di ossa fatti con gesso, piccoli archeologi alla ricerca di fossili e cartelloni a tema preistoria. -Kandinskij con il suo meraviglioso albero con cerchi concentrici coloratissimi. -Piccoli pittori in azione originale per colorare la “Notte stellata” di Van Gogh. -L’artigianato con creazioni di collane, braccialetti, orecchini ecc., è stato molto apprezzato e richiesto. Non sono mancati i fumetti che in diretta hanno disegnato buffi personaggi. Tutto gravitava intorno alla Snack Bar gestito dalle alunne di V vestite in stile inglese: gilet rosso, cravatte e gonna Kilt. Non sono mancati prodotti dolciari, bibite tipici di Londra e perfino in omaggio un segnalibro scritto in lingua originale: inglese. Un interessante e affascinante percorso ludico ha indicato “Quattro passi nell’arte” con una piccola mostra di opere di artisti famosi: Caravaggio, Michelangelo, Leonardo, Van Gogh ecc… Dappertutto la figura di Sant’Annibale con le braccia aperte da sempre accoglie bambini con il suo motto: Io amo i miei bambini… Tutta la mattinata i corridoi della scuola erano gremiti di gente che ammirava e si congratulava. È stata una giornata speciale nelle attività e iniziative ludiche-didattiche. Scuola Annibale Maria Di Francia Circonvallazione Appia 146- Roma

Semi di Parola

Cristo Re dell’Universo – Anno C - Oggi sarai con me nel paradiso (Lc 23,35-43).
L’episodio del compagno di agonia di Gesù, etichettato come buon ladrone, mi fa venire in mente la bella canzone di De André in memoria del cantante Luigi Tenco, “Preghiera in gennaio”. Quando ancora il suicidio era etichettato come peccato e offesa a Dio, De André diceva: “Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia se in cielo, in mezzo ai santi, Dio tra le sue braccia soffocherà il singhiozzo di quelle labbra smorte che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte”. Parole che presentano un Dio totalmente diverso dall’immagine dell’idolo di chi vede solo il gesto ma non la persona, così come accade nella mentalità giustizialista oggi fomentata e rafforzata dalla rete, verso chi non fa parte del proprio sistema di valori Immaginiamo l’impatto di sentire che uno che ha persino riconosciuto di aver fatto del male viene perdonato e accolto nel regno di Gesù per un solo momentaneo pentimento. Ma è proprio lui che ha capito per primo chi è Gesù veramente e quale Dio annuncia: quel Padre che non vuol vedere le azioni anche sbagliate dei figli ma vede i figli e li ama a prescindere da come sono. L’altro, il cosiddetto cattivo ladrone, non è stato condannato da Gesù ma se non fosse anche lui entrato nel regno, è stato perché lui ha deciso di non entrare, non perché Gesù gli ha sbarrato le porte perché non lo ha riconosciuto come re. L’evangelista, a differenza della scena raccapricciante del film “The Passion” di Mel Gibson che solletica le fantasie giustizialiste della destra americana e mondiale, non dice se è morto da dannato o si è lasciato cambiare dalle parole di speranza di Gesù, come non aveva detto se il fratello maggiore era entrato a far festa con il padre e il fratello ritrovato; in questo povero condannato, risentito forse per i tanti schiaffi ricevuti nella vita, ci siamo tutti noi che ancora non sappiamo fare il passo di chi, nonostante gli sbagli, ha visto in Gesù “un ritaglio di Paradiso” come dice un altro verso di De André. Al regno di Gesù non si accede con i documenti per l’immigrazione né si è cittadini per diritto di nascita, ma solo se si accetta non solo per sé ma per tutti il suo essere accogliente, inclusivo, senza etichette o privilegi acquisiti, visto che tutto ciò che siamo lo dobbiamo al libero volere di Dio che ci ha creati per amore: “Dio di misericordia (canta ancora De André) il tuo bel Paradiso l’hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso, per quelli che han vissuto con la coscienza pura (che non hanno pregiudizi). L’inferno esiste solo per chi ne ha paura (per chi, cioè, ha paura di condividere il paradiso con altri e lo considera una proprietà esclusiva)”.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

libreria del santo