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Marino dal 25 al 30 agosto

Incontro delle Suore che celebrano il 50° di Consacrazione religiosa

Dal 25 al 30 agosto si incontrano, a Marino, nella sede della Provincia NSG, 10 delle Sorelle che celebrano prossimamente il 50° di Professione religiosa, compresa la Superiora della Provincia. Vivono insieme giornate intense di gioia, lode e ringraziamento, preghiera e condivisione, fraternità e ricordi. E’ un’iniziativa molto bella perché, come ci ricorda Papa Francesco: “Tutto è cominciato dall’incontro col Signore. Da un incontro e da una chiamata è nato il cammino di consacrazione. Bisogna farne memoria”. Momenti particolarmente significativi di questa esperienza sono stati: la partecipazione alla Liturgia Eucaristica in rito bizantino italo-greco nel Monastero dei monaci Basiliani a San Nilo e il pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Buon Consiglio a Genazzano, culminati con la partecipazione all’udienza del S. Padre, mercoledì 29 agosto, al termine della quale le Suore hanno avuto la sorpresa di incontrarlo da vicino, scambiare con lui alcune parole e fare insieme delle foto ricordo. Ringraziamo di cuore queste Sorelle per la loro fedeltà e continuiamo a sostenerle con la nostra preghiera perché il Signore conceda loro ancora lunghi anni per continuare a servirlo e lodarlo con la testimonianza della propria vita.

Semi di Parola

Pasqua di Resurrezione del Signore (Gv 20,1-9)
Maria di Magdala si reca al sepolcro di mattino, quando era ancora buio. Quanta fretta ha questa donna! Sono passate poche ore dal riposo sabbatico ed eccola già di mattina presto, nel primo giorno della settimana, la domenica, andare al sepolcro. Probabilmente per cospargere di unguento il corpo di Gesù, come si era soliti fare per la sepoltura. Andiamo insieme a lei al sepolcro: cosa ci spinge ad andare? Abbiamo bisogno di incontrare il Maestro, il Signore, abbiamo bisogno del suo Amore. Maria arriva al sepolcro, la pietra è stata rotolata! Torna a chiamare i discepoli. Ecco subito Pietro e Giovanni che corrono anche loro: Giovanni è più veloce, Pietro è più lento. Non solo perché Giovanni è più giovane, è più forte, ma perché è puro, è semplice, è il prediletto. Pietro invece ha il peso del peccato, porta un fardello enorme, il fardello del rinnegamento ed è più lento. Quando arrivano al sepolcro Giovanni aspetta colui che è stato scelto da Gesù. È ancora lui il capo. Con grande umiltà, con grande onestà Giovanni fa entrare Pietro dentro il sepolcro. Guardano. Non capiscono ancora. La Resurrezione è accaduta ma gli occhi degli uomini la colgono pian piano. La Resurrezione si dispiega nel tempo. Avremo questo tempo pasquale, questo tempo di cinquanta giorni, per entrare dentro il grande mistero della gioia. Il Mistero della Resurrezione.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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