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5-8 maggio - Marino

UN INCONTRO CHE CONTINUA LA STORIA…

Si sono riuniti, nella nostra sede di Marino, i novizi di diverse congregazioni, facenti parte della SIC (scuola Intercongregazionale dei Castelli Romani) con sede ad Albano. Lo scopo dell’incontro è stato di vivere la fraternità e la comunione secondo i vari carismi, con tante attività che ci hanno permesso di pregare, condividere, collaborare e gioire nello stare insieme. Il 6 maggio si è svolta una Veglia di preghiera per le Vocazioni, in occasione della 59 Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, presso la Parrocchia di san Giuseppe (Frattocchie) presieduta dal Vescovo Vincenzo Viva. Il momento conclusivo è stata la missione fatta ad Albano il 7 maggio, con l’iniziativa “Luce nella notte”. I novizi, in ascolto della Parola di Dio e con l’aiuto delle riflessioni dei Formatori, si sono resi “luce” nella notte andando incontro ai giovani, e invitandoli a vivere un momento di preghiera davanti a Gesù Eucaristia. Sono stati giorni intensi e ricchi di gioia, di doni e di fraternità!

Semi di Parola

XXIX Domenica del Tempo Ordinario (Mc 10,35-45)
“Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra»”. Può sembrare una stonatura clamorosa, ma forse il Vangelo non censura questo racconto per ricordare a ciascuno di noi che nessun può sentirsi al sicuro da questa logica di accaparramento che trasforma persino il Vangelo in una competizione per i primi posti. Paradossalmente può nascondersi superbia anche negli ideali di povertà, verginità, giustizia, umiltà, solidarietà. E tutto ciò accade quando si pensa di dover abbracciare un ideale per occupare un posto in prima fila. Gesù capovolge questa logica: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». Egli afferma che chi crede in Lui deve essere disposto a farsi servo di tutti e non padrone. Perché solo uno che sceglie di servire è davvero padrone della sua vita. Ma questo i discepoli dovranno impararlo un po’ alla volta. Non sono ancora passati attraverso la strada stretta della croce. Non sanno ancora sulla loro pelle cosa significhi l’ultimo posto alla maniera di Cristo. Ci vorrà ancora del tempo, ma alla fine anche la loro ambizione si trasformerà in santità.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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