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25/29 Maggio - Graniti

Missione pastorale

“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo” Dal 25 al 29 maggio le Figlie del Divino Zelo sono state chiamate a vivere dei giorni di evangelizzazione e di fraternità nelle Parrocchie di Graniti e di Motta Camastra, in provincia di Messina, per rendere grazie al Signore per i 40 anni di Sacerdozio di Padre Vincenzo Di Mura. Sono stati giorni in cui si sono susseguiti momenti di preghiera, cenacoli con le famiglie, momenti di gioco e di catechesi per i più piccoli e incontri casuali che hanno permesso di ravvivare nei fedeli lo spirito di fede, che alle volte si attenua a causa delle fatiche quotidiane. Tutte le persone volevano sentire da noi solo parole ricche di speranza e di amore e ci lasciavano sempre con sorrisi ricchi di gratitudine. Una missione breve ma importante, in particolare, in quella terra cara a noi FDZ, che ci ha donato due grandi testimoni: Madre Nazarena Maione e Madre Carmela D’Amore, donne umili che hanno vissuto e operato per Gesù e il suo divino comando: il Rogate. Una missione che ha risvegliato in noi la forza e lo zelo per portare a tutti il Vangelo e pregare affinché in ogni terra ci siano buoni operai che guidano e custodiscano la messe. Suor M. Patrizia, suor M. Annalisa, suor M. Nelsa e nov. Ester

Semi di Parola

II Domenica dopo Natale - Il verbo si fece carne (Gv 1,1-18).
Il cuore di questo inno-meditazione che apre il Vangelo di Giovanni è un’affermazione paradossale: la Parola si è fatta carne, una persona concreta con un nome preciso: Gesù di Nazaret. È questo il fondamento e il vertice della fede cristiana di ogni tempo: un ebreo vissuto duemila anni fa sotto il dominio della superpotenza di allora, Roma, è la manifestazione definitiva di quel Dio che ha cominciato a parlare attraverso la creazione prima e poi nella storia di un piccolo popolo. Quell’uomo è cresciuto alimentandosi con le parole dei profeti e proprio da loro ha imparato a non tacere di fronte alle ingiustizie, mettendosi fattivamente accanto alle vittime dell’ingiustizia, spesso compiuta in nome di Dio o della ragion di Stato. Dicendo che la Parola si è fatta carne, l’evangelista non fa solo un’affermazione teologica per quanto profonda ma indica uno stile, un modo di essere: Dio non si limita a parlare ma, come è già accaduto con la parola creatrice, immediatamente capace di far essere le cose, così nella vita di Gesù la Parola ascoltata è diventata azione in modo continuato, fino al dono della propria vita, che gli è stata sottratta da chi si sentiva attaccato nei propri privilegi ma che gli è stata ridata in modo definitivo da quel Dio che ascolta il grido degli oppressi. Lo stesso Gesù ha detto ai suoi seguaci che non basta invocare Dio per essere cittadini del suo Regno ma è necessario compiere verso i propri simili il bene che Dio indica nella sua Legge. Di per sé basta compiere quel bene rivelato da Dio e che Gesù ha ricordato nella parabola del giudizio finale delle pecore e dei capri; ciò significa che ogni uomo che non solo ha compiuto il bene ma ha manifestato una grande statura etica nella storia umana (si pensi a Socrate o a Budda e tanti altri) è un riflesso di quella Parola che di volta in volta si “incarna” nella parte migliore dell’umanità. Tuttavia, la fede cristiana dice qualcosa di più: tutto il bene che l’uomo può compiere e che si oppone al male che altrettanto drammaticamente viene compiuto non avrebbe un significato certo se attribuito solo a un Dio invisibile che non si è mai mostrato e del quale l’uomo, con la conoscenza sempre più grande, può fare tranquillamente a meno. Solo credendo che quel Dio invisibile si è reso visibile realmente e non solo metaforicamente nell’ebreo Gesù di Nazaret, possiamo pensare che il bene a cui aspiriamo non è la proiezione illusoria dei nostri desideri ma l’unico fondamento reale dell’obbligo umano a compiere il bene. Se Dio non si è fatto realmente carne non ciò che è eticamente necessario diventa criterio delle scelte ma solo ciò che conviene e che è esattamente lo spirito di quello che una volta si chiamava capitalismo ma che ora è diventato solo cupio dissolvi, desiderio inconscio di autodistruzione.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

libreria del santo