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20 Dicembre 2022 - Messina

Gli Amici di Madre Nazarena Majone in campo

L'Associazione "Amici di Madre Nazarena Majone" ha vissuto i momenti più importanti e più forti della nostra fede. Ha organizzato l'incontro con i nostri bisognosi per dare delle borse di genere alimentari e per far sentire anche a loro, che fanno parte a questa grande famiglia. Ha iniziato con una preghiera comunitaria per la venuta di Gesù bambino nel mondo. La collaborazione delle Figlie dei Divino Zelo è fondamentale, in sintesi tutti gli Amici partecipano attivamente affinché tutto venga realizzato nel migliore dei modi nelle iniziative dell'Associazione, la raccolta alimentare, il sorteggio di beneficenza e il mercatino di beneficenza. Aspettando il Santo Natale, una sorpresa gradita e inaspettata è stato l'incontro con la nuova Madre Generale, Madre Maria Eli Milanez, a cui il Presidente Girolamo La Monica ha donato in segno di saluto e accoglienza i nuovi libri a cura dell'Ass.ne Amici di Madre Nazarena Majone i cui titoli sono: 1. Chiesa e Convento dello Spirito Santo in Messina Brevi cenni storici. 2. Storia dell'Associazione "Amici di Madre Nazarena Majone" Messina a cura di La Monica Girolamo. Inoltre la Reverenda Madre Elì è stata invitata a tirare il biglietto vincente del presepe messo a sorteggio di beneficenza. Si è respirata quell'aria di vera amicizia di grande commozione e di ringraziamento che serve alla famiglia umana per potere dare speranza a tutti le persone che vogliono vivere un girotondo di pace per tutti i popoli del mondo.

Semi di Parola

XVII Domenica del tempo Ordinario (Gv 6,1-15)
La domanda che Gesù rivolge a Filippo sul dove si potrà trovare pane per tutti è domanda rivolta a ognuno di noi quando davanti alla sproporzione delle cose che ci accadono ci sentiamo interpellati: “E adesso dove troverai tutte le forze per affrontare questo?”. C’è sempre la presa di coscienza di una grande sproporzione che c’è tra le nostre forze e ciò che ci tocca vivere. Se ci pensiamo davvero, sperimentiamo lo stesso spaesamento che avrà provato il povero Filippo. Solo un miracolo può salvarci. E il miracolo accade. “Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: ‘C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?’”. Bisogna avere almeno l’umiltà di sapere quel poco che si ha. Se sappiamo fare solo l’elenco di ciò che ci manca rimaniamo schiacciati dal solo pensiero delle cose. Gesù moltiplica quei cinque pani e due pesci, ma moltiplica non crea. Moltiplicare cinque è cosa diversa dal moltiplicare zero. Nessuno di noi ha zero. Ha qualcosa, che non sarà certamente abbastanza. Lo metta però con fiducia davanti al Signore ed Egli farà il resto. L’errore è il pensare che il poco che noi abbiamo non conti nulla. In realtà non conta nulla quando rimane da solo, ma quando è consegnato a Lui non solo basta ma avanza. Non è magia, ma è il miracolo del possibile offerto con fiducia. Dovremmo diventare esperti nel fare questo tipo di miracoli, cioè nel fare ciò che ci è possibile fare senza pretendere da noi stessi l’impossibile. Quest’ultimo lasciamolo a Lui.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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