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20 Dicembre 2022 - Messina

Gli Amici di Madre Nazarena Majone in campo

L'Associazione "Amici di Madre Nazarena Majone" ha vissuto i momenti più importanti e più forti della nostra fede. Ha organizzato l'incontro con i nostri bisognosi per dare delle borse di genere alimentari e per far sentire anche a loro, che fanno parte a questa grande famiglia. Ha iniziato con una preghiera comunitaria per la venuta di Gesù bambino nel mondo. La collaborazione delle Figlie dei Divino Zelo è fondamentale, in sintesi tutti gli Amici partecipano attivamente affinché tutto venga realizzato nel migliore dei modi nelle iniziative dell'Associazione, la raccolta alimentare, il sorteggio di beneficenza e il mercatino di beneficenza. Aspettando il Santo Natale, una sorpresa gradita e inaspettata è stato l'incontro con la nuova Madre Generale, Madre Maria Eli Milanez, a cui il Presidente Girolamo La Monica ha donato in segno di saluto e accoglienza i nuovi libri a cura dell'Ass.ne Amici di Madre Nazarena Majone i cui titoli sono: 1. Chiesa e Convento dello Spirito Santo in Messina Brevi cenni storici. 2. Storia dell'Associazione "Amici di Madre Nazarena Majone" Messina a cura di La Monica Girolamo. Inoltre la Reverenda Madre Elì è stata invitata a tirare il biglietto vincente del presepe messo a sorteggio di beneficenza. Si è respirata quell'aria di vera amicizia di grande commozione e di ringraziamento che serve alla famiglia umana per potere dare speranza a tutti le persone che vogliono vivere un girotondo di pace per tutti i popoli del mondo.

Semi di Parola

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Mc 10,17-30)
Tra la gente che incontra Gesù c’è un giovane che con la sua domanda va dritto al cuore: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”; che tradotto significa: “Cosa devo fare per essere felice?”. Gesù sembra non lasciarsi colpire subito da una domanda del genere. Sa bene che chi vuole essere felice quasi mai fa innanzitutto tutto il possibile. Seguire i comandamenti significa innanzitutto fare tutto il possibile con le mie forze per essere felice. A noi piace la felicità ma quasi mai piace la fatica che essa comporta. Ma questo giovane sbaraglia Gesù, lui è uno che i comandamenti li ha sempre seguiti fin da piccolo. Non è uno che fa propositi ma uno che si impegna, un ragazzo concreto. Gesù si innamora con uno sguardo di questo ragazzo affidabile: “Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!"”. Dopo che hai fatto tutto il possibile l’unica cosa che può renderti felice è liberarti da tutto ciò che ti trattiene. Il possesso noi lo cerchiamo perché ci dia sicurezza, invece il possesso ci trattiene dall’essere felici. Ma neanche questo giovane è capace di tanto. Non basta essere buoni, serve essere anche liberi per essere felici. «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!». Ecco perché arriva un momento in cui sale sulle nostre labbra una preghiera quasi disperata: «E chi mai si può salvare?». Proprio al limitare di questa nostra incapacità inizia davvero il cristianesimo: “Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio»”. Ciò che Gesù ci chiede non poggia sulle nostre capacità, ma sulla fiducia che è Dio stesso che ci rende capaci di ciò che ci domanda. È da questa fiducia che tutto inizia, e tutto diventa possibile.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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