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26 Novembre 2022 - Trani

Una GIOIA più GRANDE

È stata una grande gioia, aver potuto partecipare alla Raccolta alimentare promossa dall’Associazione Orizzonti, da oltre dieci anni al servizio dei bisognosi e in prima linea nella lotta contro la povertà alimentare e sanitaria. Con gioia ed entusiasmo, la nostra comunità di Trani Villa S. Maria, assieme ad alcuni volontari del gruppo “Amici di Gesù… sulle orme di S. Annibale”, il 26 novembre scorso, ha donato il proprio tempo per presidiare uno dei supermercati Dok di Trani, in Via Turella, ed accogliere chi si recava a fare la spesa quotidiana, incoraggiando la loro generosità e indicando i prodotti alimentari più necessari da mettere nel carrello della spesa SOSpesa. Abbiamo deciso di partecipare a questa iniziativa, perché ricalca lo spirito caritativo del nostro Padre Fondatore, Sant’Annibale M. Di Francia. Molte famiglie, oggi, non hanno più il potere economico di approvvigionarsi nemmeno dei beni essenziali per sfamarsi. Sant’Annibale ci insegna a non restare indifferenti di fronte alle tante povertà, ma a rimboccarci le maniche e dare il nostro contributo. Questa iniziativa è un valido strumento per donare ai più bisognosi, ma è anche un importante stimolo che può contribuire a far crescere la cultura della solidarietà. Siamo felici di averci messo la faccia, perché la gioia che si sperimenta nel donare è più grande dell’offerta di un po’ di tempo, di un sorriso, di una parola... Le sorelle della comunità di Trani Villa Santa Maria

Semi di Parola

XVII Domenica del tempo Ordinario (Gv 6,1-15)
La domanda che Gesù rivolge a Filippo sul dove si potrà trovare pane per tutti è domanda rivolta a ognuno di noi quando davanti alla sproporzione delle cose che ci accadono ci sentiamo interpellati: “E adesso dove troverai tutte le forze per affrontare questo?”. C’è sempre la presa di coscienza di una grande sproporzione che c’è tra le nostre forze e ciò che ci tocca vivere. Se ci pensiamo davvero, sperimentiamo lo stesso spaesamento che avrà provato il povero Filippo. Solo un miracolo può salvarci. E il miracolo accade. “Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: ‘C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?’”. Bisogna avere almeno l’umiltà di sapere quel poco che si ha. Se sappiamo fare solo l’elenco di ciò che ci manca rimaniamo schiacciati dal solo pensiero delle cose. Gesù moltiplica quei cinque pani e due pesci, ma moltiplica non crea. Moltiplicare cinque è cosa diversa dal moltiplicare zero. Nessuno di noi ha zero. Ha qualcosa, che non sarà certamente abbastanza. Lo metta però con fiducia davanti al Signore ed Egli farà il resto. L’errore è il pensare che il poco che noi abbiamo non conti nulla. In realtà non conta nulla quando rimane da solo, ma quando è consegnato a Lui non solo basta ma avanza. Non è magia, ma è il miracolo del possibile offerto con fiducia. Dovremmo diventare esperti nel fare questo tipo di miracoli, cioè nel fare ciò che ci è possibile fare senza pretendere da noi stessi l’impossibile. Quest’ultimo lasciamolo a Lui.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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