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08 Dicembre 2022 - Trani

RALLEGRATI… ECCOMI!

Oggi, 8 dicembre 2022, è un giorno di grande gioia per tutte noi: venticinque membri del gruppo “Amici di Gesù sulle orme di Sant’Annibale”, durante la celebrazione eucaristica, nella solennità dell’Immacolata Concezione, pronunciano il loro “Eccomi”, la loro volontà di far parte dell’Unione di Preghiera per le Vocazioni e di impegnarsi a pregare per le vocazioni, a diffondere tale preghiera e ad essere buoni operai nella messe del Signore. La semplicità con cui hanno espresso il loro sì ci ha riportate agli inizi della nostra Opera, quando Sant’Annibale, nel Quartiere Avignone, educava i fanciulli e i poveri e insegnava loro la preghiera per le vocazioni, rendendoli i primi buoni operai del Vangelo. Rendiamo grazie a Dio, che si rende presente in mezzo a noi e che opera le sue meraviglie in chi si abbandona a Lui.

Semi di Parola

XVII Domenica del tempo Ordinario (Gv 6,1-15)
La domanda che Gesù rivolge a Filippo sul dove si potrà trovare pane per tutti è domanda rivolta a ognuno di noi quando davanti alla sproporzione delle cose che ci accadono ci sentiamo interpellati: “E adesso dove troverai tutte le forze per affrontare questo?”. C’è sempre la presa di coscienza di una grande sproporzione che c’è tra le nostre forze e ciò che ci tocca vivere. Se ci pensiamo davvero, sperimentiamo lo stesso spaesamento che avrà provato il povero Filippo. Solo un miracolo può salvarci. E il miracolo accade. “Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: ‘C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?’”. Bisogna avere almeno l’umiltà di sapere quel poco che si ha. Se sappiamo fare solo l’elenco di ciò che ci manca rimaniamo schiacciati dal solo pensiero delle cose. Gesù moltiplica quei cinque pani e due pesci, ma moltiplica non crea. Moltiplicare cinque è cosa diversa dal moltiplicare zero. Nessuno di noi ha zero. Ha qualcosa, che non sarà certamente abbastanza. Lo metta però con fiducia davanti al Signore ed Egli farà il resto. L’errore è il pensare che il poco che noi abbiamo non conti nulla. In realtà non conta nulla quando rimane da solo, ma quando è consegnato a Lui non solo basta ma avanza. Non è magia, ma è il miracolo del possibile offerto con fiducia. Dovremmo diventare esperti nel fare questo tipo di miracoli, cioè nel fare ciò che ci è possibile fare senza pretendere da noi stessi l’impossibile. Quest’ultimo lasciamolo a Lui.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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