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Marino 2 febbraio 2019 - 1a Consulta della Provincia "N. S. della Guardia"

Prima giornata di lavoro

La giornata inizia con la solenne celebrazione delle Lodi della Presentazione di Gesù al Tempio, dedicata in tutta la Chiesa alla Vita Consacrata. La prima mezza giornata è occupata dall’esposizione di Padre P. Paciolla, canonista camaldolese, sui criteri di costituzione di una Provincia e la ripartizione di un Istituto religioso in Province; sui criteri e obiettivi, sulle competenze di questo organismo ecclesiale. L’esposizione viene completata da un lasso di tempo dedicato al dialogo con l’oratore. Nel primo pomeriggio viene presentata, da parte della Madre Isabella M., con l’aiuto di un powerpoint, la situazione attuale della Provincia NSG, sia riguardo il personale che le attività apostoliche. Nel tardo pomeriggio tutte le partecipanti la Consulta, raggiungono la Cattedrale di Albano per partecipare alla Solenne celebrazione Eucaristica, presieduta da S.E. Mons. M. Semeraro, concelebrano Sacerdoti diocesani e religiosi, numerosa anche la presenza delle Religiose dei vari Istituti della Diocesi.

Semi di Parola

VI Domenica del Tempo Ordinario – Anno C Beati voi, guai a voi (Lc 6, 17.20-26)
A differenza del vangelo di Matteo, quello di Luca riporta meno beatitudini (solo quattro rispetto alle nove di Matteo) ma ad esse aggiunge anche quattro “guai”, un modo tipico dei profeti di rivolgersi a chi trasgrediva i comandamenti di Dio non per decretarne la condanna ma per fare su di essi un lamento, in quanto chi non accoglie la volontà di Dio si elimina da solo. La cosa interessante è che sia le beatitudini che i guai sono rivolti a una sola categoria: i discepoli. Sono essi che, di volta in volta, possono essere poveri o ricchi, affamati o sazi, oggetto di odio oppure di esaltazione ed applausi. Il messaggio di Gesù è semplice: anziché passare il tempo a dare ad altri la patente di santo o nemico di Dio, dobbiamo partire anzitutto da noi stessi, interrogandoci se apparteniamo alla categoria dei poveri o dei ricchi, di chi ha fame e solidarizza con chi ha fame oppure se stiamo dalla parte dei ricchi e di chi affama e di chi calpesta la dignità umana, soprattutto dei più deboli. Gli Atti degli Apostoli, scritti sempre da Luca, ci raccontano che, accanto a chi si faceva solidale con i poveri, c’era anche chi faceva finta oppure chi trafficava le cose sacre per denaro (il famoso Simone da cui viene il termine simonia). Lo sguardo di Gesù, però, va oltre e giunge fino ai nostri tempi, in cui la comunicazione è veloce e pervasiva e spesso si inseguono i like o i sondaggi e si cercano le piazze piene con eventi spettacolari anziché mettersi semplicemente accanto a chi si affanna a sopravvivere nel disinteresse di coloro che possiedono beni a tal punto che non sanno neppure come sperperarli. La foto che scimmiotta l’Ultima Cena in cui si vede uno di questi tipi circondato da predicatori che si dicono cristiani e si fanno fotografare in atto benedicente con ostentato misticismo, ci dice come Gesù ci aveva visto lungo già duemila anni fa.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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