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Marino 2 febbraio 2019 - 1a Consulta della Provincia "N. S. della Guardia"

Prima giornata di lavoro

La giornata inizia con la solenne celebrazione delle Lodi della Presentazione di Gesù al Tempio, dedicata in tutta la Chiesa alla Vita Consacrata. La prima mezza giornata è occupata dall’esposizione di Padre P. Paciolla, canonista camaldolese, sui criteri di costituzione di una Provincia e la ripartizione di un Istituto religioso in Province; sui criteri e obiettivi, sulle competenze di questo organismo ecclesiale. L’esposizione viene completata da un lasso di tempo dedicato al dialogo con l’oratore. Nel primo pomeriggio viene presentata, da parte della Madre Isabella M., con l’aiuto di un powerpoint, la situazione attuale della Provincia NSG, sia riguardo il personale che le attività apostoliche. Nel tardo pomeriggio tutte le partecipanti la Consulta, raggiungono la Cattedrale di Albano per partecipare alla Solenne celebrazione Eucaristica, presieduta da S.E. Mons. M. Semeraro, concelebrano Sacerdoti diocesani e religiosi, numerosa anche la presenza delle Religiose dei vari Istituti della Diocesi.

Semi di Parola

XXIX Domenica del Tempo Ordinario (Mc 10,35-45)
“Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra»”. Può sembrare una stonatura clamorosa, ma forse il Vangelo non censura questo racconto per ricordare a ciascuno di noi che nessun può sentirsi al sicuro da questa logica di accaparramento che trasforma persino il Vangelo in una competizione per i primi posti. Paradossalmente può nascondersi superbia anche negli ideali di povertà, verginità, giustizia, umiltà, solidarietà. E tutto ciò accade quando si pensa di dover abbracciare un ideale per occupare un posto in prima fila. Gesù capovolge questa logica: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». Egli afferma che chi crede in Lui deve essere disposto a farsi servo di tutti e non padrone. Perché solo uno che sceglie di servire è davvero padrone della sua vita. Ma questo i discepoli dovranno impararlo un po’ alla volta. Non sono ancora passati attraverso la strada stretta della croce. Non sanno ancora sulla loro pelle cosa significhi l’ultimo posto alla maniera di Cristo. Ci vorrà ancora del tempo, ma alla fine anche la loro ambizione si trasformerà in santità.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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