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Marino 3 febbraio 2019 - 1a Consulta della Provincia "N. S. della Guardia"

Seconda giornata di lavoro

Dopo la celebrazione delle Lodi si partecipa alla Celebrazione eucaristica, presieduta da Don P. Massari, nostro Parroco, che fa scaturire dalla Parola di Dio proclamata, le linee guida per un cammino rinnovato secondo le indicazioni e la testimonianza di Gesù. Si unisce a noi, per tutta la mattinata, la Madre Generale, Madre M. Teolinda. Nella mattinata, Gloria Conti, aiuta le partecipanti a riflettere sul tema: "Costruiamo i cammini della Provincia mediante i processi di discernimento condiviso", indicando quattro aree: identità carismatica, stile di fraternità, stile di servizio e senso di appartenenza, con l’ausilio di un powerpoint. Tutto questo ha offerto le linee orientative per i prossimi lavori di gruppo. Nel pomeriggio le partecipanti alla Consulta si dividono in cinque gruppi di lavoro.

Semi di Parola

XXVII Domenica del Tempo Ordinario (Mc 10,2-16)
“Gli presentavano dei bambini perché li toccasse; ma i discepoli sgridavano coloro che glieli presentavano”. I discepoli vorrebbero relegare Gesù solo nelle faccende che essi reputano serie. Invece la misericordia è innanzitutto un gratuito e disinteressato gesto di tenerezza di Dio nei nostri confronti. E se a volte diventa guarigione, liberazione e perdono, questo non deve ingannarci nel farci pensare che quell’amore è sempre un amore con un motivo pratico. Noi siamo amati per noi stessi, e lo siamo in maniera gratuita e senza secondi fini, fossero anche fini buoni. “Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto»”. Ricevere il regno di Dio come i bambini significa lasciarsi evangelizzare da questa gratuità di amore con cui siamo amati da Gesù. È mettersi nell’atteggiamento non di chi deve dimostrare qualcosa o meritarselo, ma da chi si lascia voler bene senza opporre resistenza. “E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro”: lasciarsi prendere in braccio da Lui è questo il segreto per accogliere nel migliore dei modi il regno di Dio. Da quella nuova prospettiva tutta la nostra vita cambia, si rinnova, ci libera davvero. La vita in braccio a Gesù è l’unica vita che sa di qualcosa. Forse dovremmo solo domandarci come lasciaglielo fare, dovremmo domandarci come non opporre resistenza a questo.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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