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Roma 25-26 maggio

Giornata Mondiale dei Bambini

Vi partecipano dall’ Albania 7 alunni e 2 insegnanti con Sr Lindita della Scuola “Effata”. Sabato 25 maggio un pomeriggio indimenticabile con Papa Francesco allo Stadio Olimpico e Donenica mattina a Piazza San Pietro….e poi in giro visitando alcuni luoghi di Roma. Prima di rientrare nella comuniche ci ha ospitate un felice incontro con Madre Isabella Lorusso! Grazie di cuore per la calorosa accoglienza e ospitalità alla Madre Eli , a Sr Benedicta e Comunità della Curia.

Semi di Parola

II Domenica di Quaresima – Anno C - Questi è mio Figlio, ascoltatelo (Lc 9,28-36).
Il significato della trasfigurazione di Gesù è quello di invitare a leggere in profondità, a non restare in superficie rispetto a quanto accade, a cominciare, ovviamente, dalla vita e dalla morte di Gesù stesso. Saper leggere il vero senso di ciò che accadrà a Gesù a Gerusalemme, l’esodo di cui parlano Mosè ed Elia e cioè la sua risurrezione, vista da Luca come la manifestazione della vittoria del debole sui forti, perché Dio è dalla sua parte: questi è mio figlio, non l’imperatore che comanda in modo dispotico, ma il profeta di Nazaret che evangelizza i poveri e dona speranza agli oppressi. Per capire questo, però, non basta essere testimoni oculari, perché si può rischiare di essere oppressi dal sonno delle proprie ideologie. Solo mettendosi in ascolto della Parola (Mosè e d Elia) prendendosi il tempo per riflettere, studiare, approfondire, si può percepire dietro un’apparente sconfitta (la croce) la rivelazione della scelta di Dio di stare dalla parte delle vittime. Ascoltare Gesù significa quindi prendere sul serio la sua vita e le sue parole, per resistere alle sirene del pensiero imperante allora come oggi secondo cui ha diritto a vivere chi ha la forza dalla sua parte. Al tempo di Gesù Pilato e tutto l’apparato imperiale avevano pensato di aver liquidato sbrigativamente un piccolo problema fastidioso, ma dopo duemila anni Pilato è ricordato solo perché ha avuto a che fare con Gesù, l’innocente condannato. Saper leggere in profondità e vedere gli eventi dalla prospettiva del Dio di Gesù insegna anche oggi a non cedere alla rassegnazione di fronte allo strapotere dilagante, ad abbandonare gli strumenti che veicolano l’ideologia che sta dietro a quel potere e a sapersi unire con chi si impegna a testimoniare un mondo altro, fondato sulla giustizia e la fraternità: era questa la comunità creata da Gesù, che ha continuato a resistere dopo la sua morte; se la chiesa di oggi (nelle sue diverse denominazioni) non è la continuazione di quella comunità che si pone in ascolto della Parola e crede nel crocifisso risuscitato, impegnandosi per gli ultimi come ha fatto Lui, a cosa serve?

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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