Ultime Notizie

Lo dicono i bambini:

a Casavatore andrà tutto bene

#restaacasa. Lo slogan che ormai ci accompagna da più di un mese e che in sé racchiude così tanti sentimenti che me lo immaginerei come una diga in piena che sta per strabordare. Ma per i nostri bambini RESTA A CASA cosa significa? RESTA…la parola ed azione che ognuno di loro preferirebbe quando incontrano, desiderano o purtroppo sognano mamma e papà! CASA… non sanno rispondere, sono confusi, oppure danno una propria interpretazione all’idea di casa calda ed accogliente con i genitori che ti accarezzano e ti dicono stringendoti forte #ANDRATUTTOBENE! E QUINDI PERCHE NEGARGLIELO?! Siamo tutti uguali, figli di Dio ed aventi gli stessi diritti! Quindi noi dell’Istituto Figlie del Divino Zelo di Casavatore ci siamo impegnati ancora una volta con tutte le nostre energie positive, per far sì che questo periodo per i nostri bambini trascorra come una serie di momenti felici nella “famiglia” che per il momento è stata scelta per loro. Una giornata all’insegna dell’informazione per sconfiggere l’animaletto “CORONA”, seguendo le regole e dimostrando quanta forza l’essere umano può trasmettere partendo da un gesto sociale ed unendoci a tutti gli altri. Un lenzuolo grandissimo con disegnati i visi dei nostri bambini, un enorme arcobaleno creato con le loro mani colorate di gioia ed ingenuità accompagnate dai tratti rosei del viso della Madonna, Madre di tutti che ci accompagna lungo il nostro cammino. Tempere, pastelli, urla, gioia, giochi, scherzi, questi sono i nostri piccoli…uomini e donne del futuro che noi dell’Istituto ci impegniamo a formare trasmettendo i valori che un giorno potranno aiutarli a garantirsi un futuro migliore! Siamo sicuri che ne usciremo più forti ed uniti di prima. Educatrice professionale Daiana Marotta

Semi di Parola

Pasqua di Resurrezione del Signore (Gv 20,1-9)
Maria di Magdala si reca al sepolcro di mattino, quando era ancora buio. Quanta fretta ha questa donna! Sono passate poche ore dal riposo sabbatico ed eccola già di mattina presto, nel primo giorno della settimana, la domenica, andare al sepolcro. Probabilmente per cospargere di unguento il corpo di Gesù, come si era soliti fare per la sepoltura. Andiamo insieme a lei al sepolcro: cosa ci spinge ad andare? Abbiamo bisogno di incontrare il Maestro, il Signore, abbiamo bisogno del suo Amore. Maria arriva al sepolcro, la pietra è stata rotolata! Torna a chiamare i discepoli. Ecco subito Pietro e Giovanni che corrono anche loro: Giovanni è più veloce, Pietro è più lento. Non solo perché Giovanni è più giovane, è più forte, ma perché è puro, è semplice, è il prediletto. Pietro invece ha il peso del peccato, porta un fardello enorme, il fardello del rinnegamento ed è più lento. Quando arrivano al sepolcro Giovanni aspetta colui che è stato scelto da Gesù. È ancora lui il capo. Con grande umiltà, con grande onestà Giovanni fa entrare Pietro dentro il sepolcro. Guardano. Non capiscono ancora. La Resurrezione è accaduta ma gli occhi degli uomini la colgono pian piano. La Resurrezione si dispiega nel tempo. Avremo questo tempo pasquale, questo tempo di cinquanta giorni, per entrare dentro il grande mistero della gioia. Il Mistero della Resurrezione.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

libreriadelsanto