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1 Giugno - Oria

IL CENTRO SAN BENEDETTO DI ORIA FESTEGGIA PADRE ANNIBALE

Una grande festa Lunedì 1 Giugno al Centro San Benedetto di Oria dove le suore, i bambini e le ragazze ospiti delle Comunità e tutti gli operatori si sono riuniti per celebrare e rendere grazie al Padre Fondatore Sant’ Annibale Maria di Francia. Le ragazze della Comunità Alloggio Dopo di Noi hanno realizzato un bellissimo cartellone raffigurante Sant’Annibale che abbraccia e protegge tutti i nostri ragazzi di San Benedetto. Mentre i piccoli della Comunità Minori hanno regalato alle suore dei cartelli con le più significative e profonde frasi del Padre tra cui: “ La vita interiore, l’unione con Dio , lo Zelo, la Carità, la sete delle anime, offrono una grande arma all’uomo di Dio.” Alla Nostra Madre Superiora Arlene Cayao è stato rivolto un pensiero con le parole di Madre Maria Nazarena Majone : “ Con ardore filiale che tanto vi piace vi dico: Signore, da me sola non posso raggiungere quella Santità perfetta che da me volete; è affare vostro. Io mi rimetto nelle Vostre mani, pensate voi a santificarmi, Voi pensate a rendermi quale Voi volete degna dei Vostri occhi.” La serata si è conclusa con una grande cena, un momento di gioia e unione spirituale che ha coinvolto la nostra intera famiglia. La Coordinatrice Dott.ssa Federica Desiato

Semi di Parola

Pasqua di Resurrezione del Signore (Gv 20,1-9)
Maria di Magdala si reca al sepolcro di mattino, quando era ancora buio. Quanta fretta ha questa donna! Sono passate poche ore dal riposo sabbatico ed eccola già di mattina presto, nel primo giorno della settimana, la domenica, andare al sepolcro. Probabilmente per cospargere di unguento il corpo di Gesù, come si era soliti fare per la sepoltura. Andiamo insieme a lei al sepolcro: cosa ci spinge ad andare? Abbiamo bisogno di incontrare il Maestro, il Signore, abbiamo bisogno del suo Amore. Maria arriva al sepolcro, la pietra è stata rotolata! Torna a chiamare i discepoli. Ecco subito Pietro e Giovanni che corrono anche loro: Giovanni è più veloce, Pietro è più lento. Non solo perché Giovanni è più giovane, è più forte, ma perché è puro, è semplice, è il prediletto. Pietro invece ha il peso del peccato, porta un fardello enorme, il fardello del rinnegamento ed è più lento. Quando arrivano al sepolcro Giovanni aspetta colui che è stato scelto da Gesù. È ancora lui il capo. Con grande umiltà, con grande onestà Giovanni fa entrare Pietro dentro il sepolcro. Guardano. Non capiscono ancora. La Resurrezione è accaduta ma gli occhi degli uomini la colgono pian piano. La Resurrezione si dispiega nel tempo. Avremo questo tempo pasquale, questo tempo di cinquanta giorni, per entrare dentro il grande mistero della gioia. Il Mistero della Resurrezione.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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