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Oria SB

Centro Estivo 2020

SUCCESSO ANCHE QUEST’ANNO PER IL CENTRO ESTIVO SAN BENEDETTO 2020 "R - ESTATE IN SICUREZZA" Dopo un lungo periodo di pausa, il CENTRO SAN BENDETTO di Oria ha potuto finalmente riaprire le sue porte nel periodo estivo e riprendere le attività del suo Centro Socio Educativo per Minori, organizzando, come di consueto, il CENTRO ESTIVO SAN BENEDETTO. "R - ESTATE IN SICUREZZA" lo slogan di quest’anno, perché intento principale del progetto è stato quello di EDUCARE i bambini a giocare, a divertirsi, a condividere, a riappropriarsi della loro quotidianità ma sempre in totale SICUREZZA e nel rispetto delle norme anti - COVID. "I genitori hanno voluto a gran voce la ripresa delle attività - dice la Madre Superiore Arlene Cayo - e siamo stati felici di poter accogliere di nuovo i nostri cari bambini offrendo loro un ambiente sicuro e protetto come è sempre stato, con l’aggiunta, quest’anno, di qualche accortezza in più.... Ragazzi e famiglie sono stati rispettosi delle regole ed hanno seguito le indicazioni degli educatori, e questo ci rende orgogliosi e fieri del nostro e del loro operato." Tante le attività di quest’anno: laboratori creativi ed esperienziali, di cucina e giardinaggio, torneo di ping pong e calcio balilla, piscina e uscite al mare, mattinate tra giochi in villa e giro in carrozza grazie agli amici della Scuderia Nisi, e tanto altro. Non sono mancati momenti di formazione e informazione, attività psico - educative ma, soprattutto, di RI- EDUCAZIONE: "L’isolamento dovuto al lockdown ha tenuto i bambini lontani dagli amici, dai compagni di classe, provocando, soprattutto nei più piccoli, un primordiale rinchiudersi negli affetti familiari con conseguente ansia da separazione nel momento in cui, superato il periodo critico, è stato possibile tornare ad interfacciarsi con i coetanei ed uscire di casa - afferma la Dott.ssa Federica Desiato, Psicologa del Centro – È nostro compito supportare i genitori in questa fase di riadattamento per far sì che bambini e ragazzi riscoprano la gioia dello stare insieme, della condivisione e collaborazione." La fede e il carisma delle nostre suore e della nostra equipe ci ha permesso, nonostante le difficoltà, di riprendere il nostro operato e di offrire anche quest’anno un valido servizio educativo alle famiglie e a tutti i bambini. Dott.ssa Federica Desiato Psicologa e Coordinatrice Centro San Benedetto

Semi di Parola

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Mc 10,17-30)
Tra la gente che incontra Gesù c’è un giovane che con la sua domanda va dritto al cuore: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”; che tradotto significa: “Cosa devo fare per essere felice?”. Gesù sembra non lasciarsi colpire subito da una domanda del genere. Sa bene che chi vuole essere felice quasi mai fa innanzitutto tutto il possibile. Seguire i comandamenti significa innanzitutto fare tutto il possibile con le mie forze per essere felice. A noi piace la felicità ma quasi mai piace la fatica che essa comporta. Ma questo giovane sbaraglia Gesù, lui è uno che i comandamenti li ha sempre seguiti fin da piccolo. Non è uno che fa propositi ma uno che si impegna, un ragazzo concreto. Gesù si innamora con uno sguardo di questo ragazzo affidabile: “Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!"”. Dopo che hai fatto tutto il possibile l’unica cosa che può renderti felice è liberarti da tutto ciò che ti trattiene. Il possesso noi lo cerchiamo perché ci dia sicurezza, invece il possesso ci trattiene dall’essere felici. Ma neanche questo giovane è capace di tanto. Non basta essere buoni, serve essere anche liberi per essere felici. «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!». Ecco perché arriva un momento in cui sale sulle nostre labbra una preghiera quasi disperata: «E chi mai si può salvare?». Proprio al limitare di questa nostra incapacità inizia davvero il cristianesimo: “Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio»”. Ciò che Gesù ci chiede non poggia sulle nostre capacità, ma sulla fiducia che è Dio stesso che ci rende capaci di ciò che ci domanda. È da questa fiducia che tutto inizia, e tutto diventa possibile.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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