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20 Novembre 2020 - Oria

Giornate dei Diritti dell'infanzia e dell'afoloscenza

I bambini della Comunità Educativa e del Centro Socio Educativo Diurno per Minori di Oria hanno realizzato vari laboratori per celebrare questo importante giorno per tutti i bambini e giovani. In particolare i bambini della Comunità hanno realizzato un albero le cui foglie sono le impronte delle loro piccole mani su cui ognuno ha scritto il diritto che riteneva più importante: diritto alla casa, diritto alla famiglia, diritto all’uguaglianza ecc. I bambini e ragazzi del Centro Diurno hanno invece realizzato un cartellone in cui sono stati riportati non solo i Diritti, ma anche i DOVERI di ogni bambino: dovere di andare scuola, dovere di comportarsi bene col prossimo, dovere di avere cura di se ecc… Mai come questo periodo si guarda con un occhio speciale ai bambini e ai loro diritti alcuni dei quali compromessi dall’attuale emergenza sanitaria per esempio le scuole chiuse negano il diritto all’istruzione. Ma la cosa più importante è il DIRITTO ALLA SALUTE, che deve essere garantito a tutti grandi e piccoli e con fede e speranza siamo certi che supereremo questo difficile periodo per la nostra intera comunità. La Coordinatrice Dott.ssa Federica Desiato

Semi di Parola

XVII Domenica del tempo Ordinario (Gv 6,1-15)
La domanda che Gesù rivolge a Filippo sul dove si potrà trovare pane per tutti è domanda rivolta a ognuno di noi quando davanti alla sproporzione delle cose che ci accadono ci sentiamo interpellati: “E adesso dove troverai tutte le forze per affrontare questo?”. C’è sempre la presa di coscienza di una grande sproporzione che c’è tra le nostre forze e ciò che ci tocca vivere. Se ci pensiamo davvero, sperimentiamo lo stesso spaesamento che avrà provato il povero Filippo. Solo un miracolo può salvarci. E il miracolo accade. “Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: ‘C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?’”. Bisogna avere almeno l’umiltà di sapere quel poco che si ha. Se sappiamo fare solo l’elenco di ciò che ci manca rimaniamo schiacciati dal solo pensiero delle cose. Gesù moltiplica quei cinque pani e due pesci, ma moltiplica non crea. Moltiplicare cinque è cosa diversa dal moltiplicare zero. Nessuno di noi ha zero. Ha qualcosa, che non sarà certamente abbastanza. Lo metta però con fiducia davanti al Signore ed Egli farà il resto. L’errore è il pensare che il poco che noi abbiamo non conti nulla. In realtà non conta nulla quando rimane da solo, ma quando è consegnato a Lui non solo basta ma avanza. Non è magia, ma è il miracolo del possibile offerto con fiducia. Dovremmo diventare esperti nel fare questo tipo di miracoli, cioè nel fare ciò che ci è possibile fare senza pretendere da noi stessi l’impossibile. Quest’ultimo lasciamolo a Lui.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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