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20 Dicembre 2022 - Messina

Gli Amici di Madre Nazarena Majone in campo

L'Associazione "Amici di Madre Nazarena Majone" ha vissuto i momenti più importanti e più forti della nostra fede. Ha organizzato l'incontro con i nostri bisognosi per dare delle borse di genere alimentari e per far sentire anche a loro, che fanno parte a questa grande famiglia. Ha iniziato con una preghiera comunitaria per la venuta di Gesù bambino nel mondo. La collaborazione delle Figlie dei Divino Zelo è fondamentale, in sintesi tutti gli Amici partecipano attivamente affinché tutto venga realizzato nel migliore dei modi nelle iniziative dell'Associazione, la raccolta alimentare, il sorteggio di beneficenza e il mercatino di beneficenza. Aspettando il Santo Natale, una sorpresa gradita e inaspettata è stato l'incontro con la nuova Madre Generale, Madre Maria Eli Milanez, a cui il Presidente Girolamo La Monica ha donato in segno di saluto e accoglienza i nuovi libri a cura dell'Ass.ne Amici di Madre Nazarena Majone i cui titoli sono: 1. Chiesa e Convento dello Spirito Santo in Messina Brevi cenni storici. 2. Storia dell'Associazione "Amici di Madre Nazarena Majone" Messina a cura di La Monica Girolamo. Inoltre la Reverenda Madre Elì è stata invitata a tirare il biglietto vincente del presepe messo a sorteggio di beneficenza. Si è respirata quell'aria di vera amicizia di grande commozione e di ringraziamento che serve alla famiglia umana per potere dare speranza a tutti le persone che vogliono vivere un girotondo di pace per tutti i popoli del mondo.

Semi di Parola

SS. Pietro e Paolo - Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente (Mt 16,13-19).
Molto prima che fosse scritto il vangelo di Matteo, già Paolo scriveva in una delle sue lettere: “Nessuno può dire: Gesù è il Signore! Se non sotto l’azione dello Spirito Santo” (1 Cor 12,3), come Gesù ha detto a Pietro al quale né la carne né il sangue (cioè, nessun uomo, in linguaggio biblico) hanno rivelato che Gesù è il Figlio di Dio, ma è dato da Dio stesso. Ma, subito dopo la sua definizione di Gesù, Pietro torna a pensare in modo troppo umano, di fronte all’annuncio che Gesù fa della sua passione e morte per opera dei capi del popolo che lo odiano e lo rimprovera perché non può accettare che il suo capo faccia una fine vergognosa, anche perché lui ha investito molto in termini di scalata sociale sulla speranza che Gesù possa guidare una rivolta contro i romani. Anche quando sarà ormai il capo della comunità, per la quale sarà considerato una roccia (il significato del soprannome “Pietro”), tornerà a fare calcoli umani di convenienza quando rifiuta di condividere la mensa con i non ebrei ad Antiochia. Contro di lui si scaglia proprio Paolo il quale, a differenza di Pietro, dopo aver incontrato il Signore, ha mantenuto una coerenza incrollabile e non ha avuto timore a rimproverare persino Pietro, indicato da Gesù come custode della comunità. Eppure, questi due personaggi, dal carattere così diverso, sono onorati insieme nella storia cristiana, non solo perché entrambi sono morti martiri a Roma più o meno negli stessi anni, ma perché la comunità cristiana, saggiamente, ha voluto tenere insieme i due modi di essere discepoli: quello della coerenza assoluta e quello dell’incostanza nella propria adesione a Cristo. Forse non è un caso, anzi è forse uno scherzo della provvidenza che, come capo della chiesa, è stato individuato uno più simile alla stragrande maggioranza dell’umanità che fatica non solo a credere, spesso, ma anche a vivere in modo coerente con ciò in cui crede. Paolo è posto a fianco di Pietro per ricordarci il cuore della fede cristiana che non consiste nell’applicazione meccanica di regole e comportamenti, ma piuttosto nell’adesione all’unica cosa necessaria: che Dio ci ha salvati gratuitamente e per un amore manifestato nel dono di sé che Gesù ha fatto; ma allo stesso tempo Dio non si vergogna, in ogni tempo, di essere testimoniato da persone che zoppicano nella fede e nell’etica ma non pregiudicano l’integrità del vangelo perché è garantita dalla presenza attiva di Dio e del suo Spirito che guida la chiesa.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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