La Preghiera della Memoria

27 luglio

Suor
Suor M. Petronilla Melito, di S. Carlo Borromeo
Non ricusò a Gesù nessun sacrificio
decede nel 1938 nella sede di Roma
Suor
Suor M. Loreta Guaetta, di San Giuseppe
Un’esistenza compiuta in Dio
decede nel 1939 nella Casa Madre di Messina
Suor
Suor M. Suor M. Mercede Epicoco, della Divina Redenzione
Nella grazia di Dio attinse la forza del superamento
decede nel 1978 nella Casa Madre di Messina
Suor
Suor M. Ernestina Venezia, di Gesù e di Maria
Una vita, aperta e conclusa nella preghiera
decede nel 1987 nella sede di San Pier Niceto ME
Suor
Suor M. Gina Valenziano, di Maria SS.ma della Speranza
Incline allo spirito di preghiera e sensibile alla fraternità
decede nel 2000 nella Comunità Villa Santa Maria – Trani BA

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Semi di Parola

XVII Domenica del tempo Ordinario (Gv 6,1-15)
La domanda che Gesù rivolge a Filippo sul dove si potrà trovare pane per tutti è domanda rivolta a ognuno di noi quando davanti alla sproporzione delle cose che ci accadono ci sentiamo interpellati: “E adesso dove troverai tutte le forze per affrontare questo?”. C’è sempre la presa di coscienza di una grande sproporzione che c’è tra le nostre forze e ciò che ci tocca vivere. Se ci pensiamo davvero, sperimentiamo lo stesso spaesamento che avrà provato il povero Filippo. Solo un miracolo può salvarci. E il miracolo accade. “Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: ‘C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?’”. Bisogna avere almeno l’umiltà di sapere quel poco che si ha. Se sappiamo fare solo l’elenco di ciò che ci manca rimaniamo schiacciati dal solo pensiero delle cose. Gesù moltiplica quei cinque pani e due pesci, ma moltiplica non crea. Moltiplicare cinque è cosa diversa dal moltiplicare zero. Nessuno di noi ha zero. Ha qualcosa, che non sarà certamente abbastanza. Lo metta però con fiducia davanti al Signore ed Egli farà il resto. L’errore è il pensare che il poco che noi abbiamo non conti nulla. In realtà non conta nulla quando rimane da solo, ma quando è consegnato a Lui non solo basta ma avanza. Non è magia, ma è il miracolo del possibile offerto con fiducia. Dovremmo diventare esperti nel fare questo tipo di miracoli, cioè nel fare ciò che ci è possibile fare senza pretendere da noi stessi l’impossibile. Quest’ultimo lasciamolo a Lui.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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