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03 Agosto 2025

La Congregazione in festa per i 100 anni di Madre Gesuina Dolci

Cent’anni di Grazia e Fedeltà: la Comunità festeggia Madre M. Gesuina Dolci Domenica 3 agosto, nella quiete di una calda domenica, la Comunità di Roma e l' intera Congregazione ha celebrato con profonda commozione e gratitudine il centesimo compleanno di Madre M. Gesuina Dolci, figura luminosa che ha dedicato l’intera sua vita al Rogate con amore, discrezione e delicatezza. Attorno a lei si sono strette le consorelle della comunità, della Curia e della sede provinciale e i parenti, in un abbraccio di gioia e riconoscenza. L’Eucaristia, presieduta dal Superiore Generale dei Rogazionisti, Padre Bruno Rampazzo, è stata il cuore pulsante della celebrazione: un momento di lode per la fedeltà silenziosa e instancabile di Madre Gesuina, testimone viva della spiritualità e dei valori della Congregazione. All'inizio della celebrazione, Padre Latina ha dato lettura di un messaggio augurale inviato dal Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, rendendo omaggio all’esempio di dedizione e servizio che Madre Gesuina rappresenta per la città e oltre. A conclusione, un pranzo fraterno e una torta festosa hanno coronato la giornata, tra sorrisi, ricordi e l’affetto sincero di chi ha condiviso con lei cammini di fede e di vita. Quella di Madre M. Gesuina Dolci non è solo una storia centenaria: è una pagina viva del carisma che continua a germogliare nel quotidiano. Auguri, Madre, con il cuore di tutta la Congregazione.

Semi di Parola

IV Domenica di Avvento – Anno A - Giuseppe era uomo giusto (Mt 1,18-24).
Il dramma di Giuseppe è quello di trovarsi di fronte ad una situazione non solo inattesa ma anche al di fuori dei parametri sociali di riferimento. Quest’uomo viene a conoscenza che la futura moglie aspetta un bambino che non è suo. La sua coscienza e la volontà di obbedire alla legge di Dio di cui è un osservante scrupoloso (questo è il senso del termine “giusto”) lo obbligano a non accogliere più Maria nella sua casa perché adultera. Il suo senso di giustizia però è temperato dalla misericordia; forse capisce che spesso le donne sono a loro volta vittime della violenza di altri uomini e sa che Maria non farebbe mai un atto contrario alla legge di Dio. Ecco perché anziché denunciarla pubblicamente per adulterio, sceglie di assolvere all’obbligo che gli impone la legge di Mosè nascondendo la vera causa del ripudio. Tuttavia, si apre una possibilità del tutto nuova che può comprendere fidandosi di Dio ma anche di Maria; Giuseppe vede non l’atto ma la persona e le dà la possibilità di dimostrare che lei è lo strumento dell’agire imprevedibile di Dio. L’esempio di Giuseppe, che fa una scelta fuori dagli schemi della società in cui vive, solo fidandosi di un sogno, diventa per noi l’emblema del coraggio di percorrere strade nuove, di non aver paura di rimettere in discussione anche i principi sacrosanti che ci sono stati imposti come volontà di Dio. Quante strutture e modi di pensare, rimasti invariati per secoli, oggi sono messi in crisi dal cambiamento epocale della cultura umana! Alcuni costumi e regole sono stati pensati e codificati quando l’umanità conosceva solo i governi assoluti che si volevano fondati sul diritto divino; anche la subordinazione femminile o di alcuni strati sociali e categorie di persone erano dati per immutabili. Voler continuare oggi a difendere alcune forme di espressione ecclesiale in nome della tradizione quando tutto ormai è cambiato nella percezione umana, perché il mondo è diventato infinito grazie alle scoperte scientifiche e non è più una sfera o una zattera sotto una campana di vetro, come quando sono state codificate certe norme, significa aver paura, in fondo, di accogliere l’imprevedibilità di Dio. Questo racconto ci dice che, se Giuseppe avesse continuato a pensare solo con gli schemi anche sacrosanti che gli imponeva la tradizione, la storia dell’incarnazione di Dio non sarebbe stata la stessa. Solo il coraggio di fare scelte inconsuete può farci collaborare con Dio a cambiare la storia.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

libreria del santo