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8 Ottobre - Oria

Felice 60° anniversario sr Dolores e sr Geltrude!

Pochi giorni fa giovedì, 8 Ottobre abbiamo festeggiato il 60° anniversario di vita consacrata di Sr Dolores e sr Geltrude. La mattina dello stesso giorno il parroco Don Francesco ha celebrato nella cappella del centro sociale Annibale Maria di Francia la s. Messa in onore delle festeggiate insieme alle consorelle del centro San Benedetto e molti altri amici. Dopo poco nel salotto dello stesso centro è stato allestito un piccolo buffet con dolci e bevande calde. Sr Dolores e Sr Geltrude hanno manifestato la loro gioia e commozione ai presenti, ben felici di partecipare ad una tappa così importante. Anche il personale educativo del centro sociale e le mamme hanno voluto festeggiare l'anniversario di sr Dolores con cui condividono la vita di comunione. Grazie all'aiuto di sr Sherly che ci ha inviato del materiale fotografico relativo alla vita religiosa di sr Dolores è stato realizzato un cartellone con le immagini che la ritraggono nei momenti più rilevanti. Le educatrici e le mamme hanno preparato un buffet di dolci e tanti palloncini per la piccola festa e hanno regalato un' orchidea bianca simbolo di purezza. Chiaramente sr Dolores non si è presentata a mani vuote e ha preparato per noi dei panini e dei tramezzini, a dimostrazione della sua grande generosità. Auguriamo a Sr Dolores e a Sr Geltrude ancora una vita piena e illuminata sempre dal sostegno del Signore, perché le custodiscano e proteggano sempre. Rossana Martellotta La serata si è conclusa con una grande cena, un momento di gioia e unione spirituale che ha coinvolto la nostra intera famiglia. La Coordinatrice Dott.ssa Federica Desiato

Semi di Parola

Pentecoste – Anno C - Il Padre vi darà un altro Paraclito (Gv 14,15-16.23-26).
Il rapporto tra Dio e noi è caratterizzato da ciò che dice la parola “paraclito”: in questo termine, che deriva dal greco, ci sono diversi significati: consolatore, avvocato difensore, esortatore. Dio con noi è tutte queste cose insieme, tranne che accusatore (questo invece è proprio del termine “satana” che deriva dall’ebraico). Il cuore della rivelazione cristiana consiste nello sguardo amorevole di Dio Trinità che, venendo ad abitare in noi e portandoci con sé nel grembo della sua vita divina, ci spinge ad essere migliori di quello che spesso siamo, ci fa sentire amati e per questo capaci di amare a nostra volta non solo Dio, ma ogni nostro simile perché parte dello stesso grembo accogliente di Dio. La prova della mancanza di fede nel mondo non sta nelle chiese vuote o nella non conoscenza dei contenuti della dottrina, ma nel male e nella violenza che vengono alimentati quando non si segue la spinta di quella voce interiore che viene chiamata coscienza ma che consiste semplicemente nella legge scritta nei cuori che è lo Spirito, Amore personificato di Dio che non ha bisogno di regole o divieti ma che tutto vive partendo dall’amore gratuito. L’impegno per un mondo migliore consiste nel permettere a questa voce interiore che dice di amare e far vivere di essere udita anzitutto da ognuno e poi di essere conosciuta da tutti attraverso il servizio e la cura reciproca. È difficile, certo, in un periodo storico in cui prevalgono la violenza gratuita e i progetti di sterminio fatti anche in nome di Dio (ma che dio è mai quello che permette di far morire di fame bambini innocenti o di farli dilaniare da bombe e da armi che portano nomi biblici?); tuttavia anche quando Gesù istruiva i discepoli e prometteva loro il dono dello Spirito c’era chi tramava contro la sua vita e le vite di tanti innocenti nell’ombra del proprio egoismo omicida, ma Gesù ha insegnato un altro Dio, il vero Dio che non chiede di uccidere chi non crede in lui e che dal suo discepolo amato sarà definito con una sola frase: Dio è amore. Mi piace ricordare quindi l’ultimo verso de “Il testamento di Tito” di De André in cui quel delinquente, convertito in fin di vita dallo sguardo e dalle parole di Gesù, dice a sua madre che lo piange sotto la croce: “Io nel vedere quest’uomo che muore, madre ho imparato l’amore”.

La Preghiera della Memoria

Attraverso i volti e la storia.

Belvedere del Rogate

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